sabato 8 settembre 2007

Commento di Attilio Folliero sul battaglione socialista

Ero alla riunione del poliedro del 25 agosto (tra l'altro riservata solo a rappresentanti dei battaglioni di caracas e di altri 4 stati).

La stella rossa? E' la prima volta che sento parlare di questa stella rossa. Il battaglione che frequento io non ha nessuna stella.

Il primo compito: difendere le riforme della Costituzione (non discuterla), e ovviamente contribuire alla nascita del Partito Socialista Unito.

Difenderla e non discuterla?Guarda che stiamo discutendo articolo per articolo; si prende nota delle osservazioni e si consegnano al Parlamento che in ultima istanza potra tener conto o no.

Esempio riguardo il cambio del nome io ed il mio gruppo siamo favorevoli a cambiare il nome di caracas da "santiago de leon de Caracas" (il vero nome attuale di caracas) in "Caracas cuna del libertador y reina del ... "però abbiamo chiesto di eliminare il termine regina (non vogliamo nessun riferimento a re e regine).

Domani sabato alle ore 14 in Piazza Candelaria si riuniranno tutti i battaglioni del quartiere Candelaria (dove vivo io) per discutere due articoli (il 360 e 361); interverra il presidente del parlamento Cilia Flores. Non è come dici tu che il compito è difendere la riforma e non discuterla; anzi ...

Non è stato MVR a portare al potere Chavez, ma il polo patriottico (od un nome simile); MVR venne dopo quando si fece la riforma della costituzione; e come dice lo stesso nome era il movimento per la riforma della costituzione. Chavez vince le elezioni di dicembre 1998; quando arriva al governo costituisce il movimento V repubblica per cambiare la costituzione. Era chiaro che avrebbe puntato al socialismo o al comunismo; questo è il suo vero obiettivo. A che serviva MVR; al limite arebbe dovuto creare un movimento per la sesta repubblica.

Rispetto al passato, alle altre "rivoluzioni" la differenza sta proprio in Chávez che forte delle esperienze passate non ha fatto gli stessi errori. Esempio fondamentale: in altre epoche avrebbero abolito la proprieta privata dei mezzi di produzione, che è l'elemento fondamentale nella distinzione di uan societa socialista da una capitalista o capitalista di stato.

Secondo me chavez è un grande stratega comunista; anche quando negava di essere comunista (ancora nel 2003 lui negava di essere comunista, anzi fino al 2004), io ho sempre pensato che negarlo facesse parte della strategia ... Per me chavez è un marxista convinto ed anche se ultimamente ha dovuto dire quello che ha detto (il dogmatismo del marxismo, lui non è convinto di questo; ha dovuto dirlo; una sorta di marcia indietro perché si è reso conto di aver corso un po' troppo) fa parte della sua strategia;

Io penso che il mondo sta andando verso una grande crisi (speriamo sia reversibile) ... la crisi non arriverà quando finira il petrolio ma quando la produzione mondiale raggiungera il tetto e quindi inizia l'inversione; la nostra società tecnologica non ha nessuna altrenativa al petrolio (nucleare, eolica, biocombustibili, solare, idrogeno ...) non c'è nessuna alternativa al petrolio, neppure combianando tutte le forme possibili.

Quando fra poco (massimo 5 anni, forse ancora qualche mese in più, grazie alle ultime possibili scoperte di petrolio nel sud della çibia e zone limitrofi) e poi inizierà una grande immensa crisi mondiale. La crescente richiesta di petrolio da un lato e dall'allro l'offerta che inizierà a diminuire condurrà ad una enorme crisi; il problema sorgerà non quando il petrolio finisce ma quando si invertirà la curva offerta/domanda; quando la produzione tocca il tetto massimo e l'offerta inizierà ad essere inferiore alla domanda; e basterà che sia solamente di 5% 10% inferiore per creare la crisi, crisi mondiale.

O saremo tutti comunisti o sarà la fine del mondo. Caro Piero non c'e alternativa. Purtoppo siamo arrivati al punto (o siamo prossimi) in cui i tempi della storia coincideranno con i tempi della vita umana, ossia sono avvenimenti a cui assiterà l'attuale generazione. Siamo alla vigilia della piu grande crisi che ha mai vissuto l'umanità in tutta la sua storia. La nostra società si basa tutta sull'energia, il giorno che inizierà a diminuire l'offerta di energia (e questa volta è materialemnte diminuzione dell'offerta e non dovuta a crisi politiche o momentanee) non si avrà solo un innalzamento dei prezzi, ma qualcosa di ben più grave. Le societa saranno alla disperata ricerca di energia, per cui tutto sarà possibili. Riesci ad immaginare una societa statunitense per esempio senza energia? Una multinazionale che non è in grado di assicurare l'energia al funzionamento di un grattacielo? La crisi sarà a catena e rovinosa.

Chávez sa bene questo, cosi come sa bene altre due cose:
- non è possibile il socialismo in un solo paese;
- l'attuale produzione venezuelana che va in crisi per motivi futili (vedi scarsa produzione di carne e altri beni di prima necessita); ovviamente Chávez e il governo sapeva benissimo che la scarsità di carne (poi uova e pollo; la gente non trova carne quindi si riversa sul polo che ovviamente sparisce presto) non era dovuto al sabotaggio, all'accaparramento, che ci sarà pure stato, ma non era influente a determinare la crisi che abbiamo vissuto; il problema era la mancanza di produzione sufficiente. L'apparato produttivo venezuelano èdel tutto insufficiente; questo èil punto debole della rivoluzione venezuelana.

Allora se l'attuale produzione non è sufficiente, cosa sarebbe successo se avesse decretato l'abolizione della proprietà privata? Non una guerra civile perché i proprietari sarebbero stati espropriati delle proprietà ma un aggravarsi della crisi di produzione. Il grande merito del sistema capitalistico è stato quello di aver incrementato i mezzi di produzione; la rivoluzione russa fallisce perchè è in un paese dove il capitalismo non era ancora sviluppato; cosi sarebbe fallita la rivoluzioen venezuelana. Io sono di quei marxisti che asseriscono che il capitalismo non è ancora del tutto sviluppato; nel mondo ci sono ampie zone di sviluppo (dallo stesso Latinoamerica all'Africa all'Asia);

Oggi, 2007, non credo sia possibile una rivoluzione comunista; però una rivoluzione comunista sarà possibile e necessaria fra uno, massimo due o tre lustri. Capitalismo maturo o no, sara necessaria. Non si tratta di essere pessimisti, ma realisti. L'assioma è semplice: la società nostra necessita energia, fornita nelle quantità necessarie unicamente dal petrolio; il giorno che l'offerta di petrolio sara inferiore alla domanda (e realmente inferiore, non una inferiorità provocata per far risalire il prezzo o perche si ferma la produzione per qualche guerra o sciopero o altro) il mondo andrà in tilt e puoi ben immaginare cosa potranno fare le società per sopravvivere. A quel punto si dovra intervenire.


Caro Attilio, tre precisazioni:
1) Quello della stella rossa sui luoghi d'assemblea è scritto sul sito ufficiale del partito, qui2) E' vero che Chávez andò al potere con una coalizione , ma il Mvr era senza dubbio era il partito più forte, e poi come erede del vecchio movimento bolivariano, è la filizione diretta di Chávez. E' nato nel 1997, prima delle elezioni.
3) Riguardo alla discussione, hai ragione...sono convinto che si discute la Costituzione, ma nelle sue parti essenziali i militanti vogliono difenderla, dico così perché la costruzione del consenso implica che i militanti "d'avanguardia" (cioè quelli che hanno più strumenti intellettuali e retorici) la difendano dagli attacchi e la trasmettano alle masse (anche ascoltandone i dubbi o le proposte, perché no).

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