sabato 8 settembre 2007

Commento di BRIAN DILLAN

Sono stato in Venezuela l'anno scorso ad agosto, più precisamente alla Isla Margarita e Los Roques e da quando sono tornato ogni giorno leggo il suo giornale. Nonostante non posso dire di avere visto il vero Venezuela perchè si sa, i posti turistici sono ben diversi dall'entroterra, ho notato che in questo paese vige il più totale non rispetto della natura. Le spiagge dei resort sono pulite perchè ogni giorno ci sono gli addetti alla pulizia ma nei tratti di spiaggia pubblica era praticamente impossibile camminare. Quest'anno sono stato a Cuba ed è la stessa identica cosa, forse peggio perchè a Varadero la maggior parte dei resort non le pulisce proprio e la mattina si trova di tutto: lattine, vetri, bottiglie, preservativi. In mare è facile trovare anche feci e pannolini. Ogni mattina c'è un addetto che "pulisce" giusto la parte più grande e la pulisce male, durante il giorno è persino difficile camminare. Per non parlare dei cubani: portano bottiglie e bicchieri in spiaggia e quando finiscono lasciano tutto dov'è come se niente fosse. Allora mi chiedo: in questi due paesi che vivono di turismo dove ci sono delle regole ferree e si ha persino paura di parlare di politica (Cuba) o dove la rivoluzione socialista procede a gonfie vele ma la delinquenza dilaga anche a scapito di noi italiani (Venezuela); è possibile che non si riescono a creare delle apposite leggi per fermare questo fenomeno? Secondo me al posto di fare continue e inutili propagande della rivoluzione bisognerebbe sfruttare i mezzi di comunicazione (e le scuole) in modo più opportuno facendo propaganda di Educazione Ambientale visto che non hanno la cultura del rispetto per l'ambiente, dagli anziani ai bambini.
briandallan@alice.it

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