domenica 5 agosto 2007

Dieci elementi di resistenza al socialismo venezuelano

1) La mancanza di una società con una forte struttura familiare, e la presenza di parti adolescenziali (uno su cinque), rende difficile radicare nelle famiglie il pensiero socialista in maniera che si autorigeneri.
2) 2) Caracas, come città ricca d’opportunità, meta delle persone più dinamiche della provincia, rende difficile una sua totale conquista socialista, trova spazio invece il sogno americano dell’arricchimento facile.
3) 3) Lo spirito del paese petrolifero non è il sagrificio, ma il denaro facile, questa costante è presente anche nel Venezuela socialista, e contrasta col messaggio solidale governativo
4) La forte presenza del messaggio americano, attraverso i cinema, il sistema mediatico commerciale e la pressione internazionale, è un ostacolo per il pensiero socialista.
5) La mancanza di un sistema alternativo a cui appoggiarsi (come l’Unione Sovietica), rende poco visualizzabile l’esistenza di un sistema differente.
6) L’esempio fallimentare cubano, che può opporre solo la soddisfazione di aver resistito all’Impero, è ben radicato in Venezuela.
7) L’adesione alla rivoluzione solo per convenienza è un fenomeno molto più radicato del consenso ideologico.
8) L’adesione popolare non è al socialismo, che implica un alto impegno personale, ma alle iniziative sociali, questo costringe la rivoluzione a mantenere alte le aspettative del popolo
9) Gli alti tassi di corruzione, visibili nella vita di tutti i giorni, creano sfiducia nella risoluzione dei problemi, che è sfiducia nel venezuelano
10) La classe dirigente chavista non è differente dalla vecchia classe degli anni ‘90: lusso, case favolose, vestiti alla moda, con l’aggravante di utilizzare però una retorica “povera”. Sono militari e politici che vivono di rendita, non producono niente, e sono incapaci di parlare alla parte produttiva del paese.

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