giovedì 30 agosto 2007

Lo stato socialista si consolida

Il mese del consolidamento rivoluzionario è Dicembre . Durante il periodo natalizio ci sarà
1) Il plebiscito sulla riforma costituzionale chavista (è già in moto la macchina del consenso).
2) La nascita del nuovo Partito socialista unito del Venezuela, in cui i battaglioni saranno la cellula ideologica (le comunità le cellule territoriali).
Dal 1 gennaio 2008 probabilmente inizierà una nuova era per la patria di Bolivar, la vecchia democrazia sarà sostituita da una nuova, quella partecipativa. Non sarà la democrazia delle istituzioni autonome, dei pesi e contrappesi istituzionali, ma del leader e le sue masse organizzate, un connubbio che avrà almeno tre nemici: la burocrazia , l’oligarchia, e l’imperialismo. Sono nemici che il governo dirà di voler abbattere, ma in realtà sono espedienti di comodo: quando le cose non vanno si scarica su loro il malgoverno.
La militanza totale ha bisogno della crisi, altrimenti si affloscia. Il Venezuela continuerà ad essere una democrazia in allerta, che spreme consenso dalla crisi, se ne alimenta.
Il Venezuela aiuta l’America Latina più degli Stati Uniti; ha dieci volte menopopolazione, è molto meno ricca. Aiuta anche i poveri di Londra, di New York. Solidarietà vera o ostentazione da parvenù? E’ davvero così ricco il Venezuela? No. La allegra gestione delle finanze potrebbe trasformarsi in un boomerang. L’ortodossia economica viene abbandonata, il Banco Centrale viene sottomesso al governo, le riserve monetarie continuamente intaccate. La moneta, sul mercato parallelo, si svaluta sempre di più. Ieri il cambio dell’euro era arrivato a 6500 boliveres per 1 euro. Un anno e mezzo fa era esattamente la metà. Uno stipendio minimo è 100 euro al mese: pochissimo, ma non sembra un problema per i settori più poveri della popolazione: acqua, elettricità sono quasi gratuiti, il cibo è sovvenzionato dal governo, i medici non mancano, la scuola, di cattiva qualità, non si paga. L’unico problema è la casa: nasceranno le città socialiste.
I soldi non mancano, c’è molta liquidità in giro, per questo l’inflazione è la più alta dell' America Latina. Chi intercettava prima questa ricchezza sa intercettarla anche adesso. Ma come risparmiare? In banca i tassi d’interesse sono più bassi dell’inflazione, depositare soldi equivale a perderli, si cerca allora di comprare moneta forte, dollari ed euro da mettere nel materasso, come sempre.

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