giovedì 2 agosto 2007

Rctv crea ancora problemi

Il canale televisivo venezuelano Rctv, emittente di opposizione al governo del presidente Hugo Chávez costretta a ripiegare sulle trasmissioni via cavo dopo il mancato rinnovo della licenza per la tv via etere il 28 maggio scorso, ha rischiato di chiudere definitivamente i battenti dopo l'ultimatum della Conatel (l'autorità delle telecomunicazioni) che gli aveva imposto l'iscrizione su uno speciale registro dei 'Operatori Nazionali' del settore entro la mezzanotte di ieri.Per fortuna Rctv ha ottenuto una proroga da parte del Tribunale Supremo di Giustizia: una maniera per posticiparne la chiusura definitiva, secondo il patron Marcel Granier.In dichiarazioni alla stampa Granier ha chiesto allo Stato "regole chiare" per poter lavorare serenamente nel settore delle trasmissioni via cavo in Venezuela."Radio Caracas Television - si legge poi in un comunicato di protesta diffuso oggi dalla direzione dell'emittente - denuncia davanti all'opinione pubblica questo nuovo attentato contro il suo diritto a esistere e lavorare, contro la democrazia e contro la libertà dei venezuelani".Diverse sono state, ha riferito il quotidiano El Universal, la manifestazioni di protesta contro l' 'ultimatum' posto dall'authority, tra cui quella di un gruppo di giornalisti che hanno sfilato davanti alla sede della Conatel e quella di 40 studenti che si sono "incatenati" di fronte allo stesso edificio.La Conatel esige l'iscrizione di Rctv come "operatore nazionale" sostenendo che si "si tratta di un canale che trasmette su tutto il territorio del paese" ed è destinato principalmente a un pubblico venezuelano". Questa iscrizione imporrebbe al canale di trasmettere messaggi presidenziali.Fonti locali riferiscono che Rctv insisterà sul proprio carattere di televisione internazionale, sostenendo che la sua nuova sede è a Miami e i suoi programmi vengono trasmessi in altri paesi e non solo in Venezuela.

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