venerdì 3 agosto 2007

Il Bolivar va sempre più giù

Il 1 gennaio nascerà il Bolivar forte (la stessa moneta con tre zero in meno), ma nel frattempo la moneta venezuelana è ai minimi storici come potere d’acquisto.
Una caduta repentina accelerata dalla vittoria di Chàvez del 3 dicembre e dall’indurirsi del discorso socialista. In meno di un anno il dollaro è arrivato a 4200 bolivares sul mercato parallelo, raddoppiando il tasso ufficiale fermo a 2150. Fino all’estate scorsa era possibile cambiare dollari a 2500/2700 bolivares, la svalutazione ha iniziato a galoppare dopo la vittoria “socialista” di Chàvez raggiungendo punte di 4400.
La richiesta di dollari sul mercato parallelo è altissima, soprattutto per la ricerca di strumenti di risparmio che evitino di risparmiare in moneta venezuelana, i cui tassi d’interesse sono minori del tasso d’inflazione. L’inflazione è ancora la più alta in America Latina, e questo assieme alla poca trasparenza nei conti pubblici provoca sfiducia nel sistema paese. Nonostante le alte riserve di dollari della Banca Centrale, il paese non riscuote fiducia, il discorso socialista spaventa, e la sensazione di una Costituzione futura più radicale del previsto desta sospetti.
Neanche l’emissione dei buoni convertibili in dollari, strumento per drenare liquidità e risparmio ed evitare la ricerca di valuta forte, riesce a tamponare l’ emorraggia. Nessuno però sospetta un default. Il Venezuela è adempiente verso tutti i debitori, e si permette il lusso di aiutare gli altri, come l’Argentina che grazie ai Chavez-dollari si è liberata dal Fmi (e questo è un merito).
I dollari del mercato parallelo servono anche per importare beni per cui il governo non concede la valuta estera (quelli di produzione locale). Ma più in là delle motivazioni tecniche, il risparmiatore è spaventato da un bolivar i cui destini sono affidato a un governo che ha scelto la strada della resistenza all’impero. Intanto lo stipendio minimo al cambio parallelo è inferiore ai 150 dollari mensili.
Nota a margine: In Venezuela esiste doppio sistema di cambio: quello controllato e quello parallelo. Quello controllato è fissato dal governo a 2150b per dollaro, ma l'ente governativo (CADIVI) concede i dollari solamente in determinati casi specifici, come viaggi o rimesse familiari (per un totale non molto alto). Poi esiste il cambio parallelo, che si calcola sui differenziali di borsa, ed è libero, nel senso che potete andare da qualsiasi persona per strada e ve li cambierà (speculando un bel po'). Quest'ultimo sistema però è ai limiti della legalità e sembra verrà messo fuorilegge tra pochi mesi. Un duro colpo che trasformerà il mercato parallelo in mercato nero, e farà aumentare ancora di più il valore del dollaro.

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