giovedì 23 agosto 2007

Sull’esercito la Costituzione registra il cambiamento più netto. Il dato letterale è fortemente ispirato alla dottrina militare chavista, vincolata a

Sull’esercito la Costituzione registra il cambiamento più netto. Il dato letterale è fortemente ispirato alla dottrina militare chavista, vincolata alla strategia di guerra di resistenza.
L’art. 328 della Costituzione che Chàvez vuole cambiare affermava: “nel compimento delle sue funzioni (l’esercito) è al servizio esclusivo della nazione e in nessun caso della persona”. L’idea era chiara: un Presidente sconfitto non deve poter scatenare una guerra civile, l’esercito deve difendere la costituzionalità.
Questo riferimento esplicito ora viene meno, l’esercito adesso “non può essere al servizio dell’oligarchia o del potere imperiale straniero” ma sulla singola persona non dice nulla.
Il governo costituzionalizza poi il termine “oligarchia”, con cui nel discorso quotidiano Chávez si riferisce all’opposizione, in sostanza l’articolo potrebbe essere interpretato (senza forzature) in questa maniera: anche se vincesse l’opposizione avrebbe l’esercito contro perchè non potrebbe stare per “Costituzione” al servizio dell’oligarchia.
L’esercito diventa inoltre patriottico, popolare ma soprattutto antimperialista. Tre termini nuovi. Il dato è ancora una volta interessante, un esercito che si definisce contro qualcosa, cioè“anti-imperialista”, ipoteticamente diversifica le sue funzioni, le amplia e include la possibilità di aggredire, con la giustificazione che l’impero si è manifestato.
Un altro dato: prima la Costituzione affermava che l’esercito doveva essere “senza militanza politica”, anche questo scompare, l’esercito deve essere invece “patriottico”.
C’è poi un cambiamento strutturale (art.329). Tutti i corpi dell’esercito ( Esercito, Aviazione, l’Armata e la Guardia nazionale) erano separati, ora vengono riuniti (la Guardia nazionale diventa territoriale) le rispettive riserve vengono separate e riunite in un quinto corpo a parte: la miliza popolare.
Il dato è interessante, questo nuovo corpo, la milizia, è quella che dovrebbe combattere la guerra popolare di resistenza (anche questa codificata nella Costituzione, anche se in relazione non solo con la milizia, ma anche agli altri 4 corpi). E’ un corpo meno strutturato dei precedenti, nuovo, fluido, di non professionisti. Proprio per questa sua fluidità, a parere di chi scrive, potrebbe essere usato per frenare un eventuale colpo di stato di qualcuno degli altri tre corpi (da cui negli anni ’90 sono partiti due colpi di stato, uno capitanato proprio da Chàvez e l'altro dall'Aviazione). In pratica se per esempio l’esercito diventasse golpista, le speranze del presidente dovrebbero affidarsi proprio alla milizia popolare.
In sintesi la nuova lettera costituzionale non fa altro che codificare la dottrina militare chavista, che si basa sul concetto di popolo in armi che difende la rivoluzione. Quindi di resistenza contro l’impero.
Il Presidente sa benissimo che l'esercito è attraversato da non pochi malumori per l'impronta "socialista" che gli ha impresso. Il famoso discorso di Baduel, (ex-ministro della difesa) che lascia il ministero della Difesa e attacca il totalitarismo è un atto coraggioso, non perché in contraddizione con il pensiero del Presidente. Semplicemente perché ha chiesto a Chàvez di pronunciarsi chiarmente contro il totalitarismo. Chàvez lo ha fatto a costo di inimicarsi i suoi fans più scatenati: il marxismo-leninismo è qualcosa di datato, ha ammesso, ma di assoluto fascino
L'atto di Baduel è stato coraggioso perchè per la prima volta una seconda linea detta l'agenda ideologica del governo, e il presidente è costretto a rincorrere.
L'esercito, anche depurato, e bolivarianizzato continua ad essere sotto osservazione.

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