martedì 24 luglio 2007

SOS SEQUESTRI DI ITALIANI IN VENEZUELA

Non accenna a calare l’ondata di sequestri in Venezuela. A farne le spese è stata un’altra volta la comunità italiana. Domenico Cieri, 84 anni, cittadino venezuelano di natali italiani, è stato rapito nel tardo pomeriggio di lunedì, diventando la diciassettesima vittima di un sequestro durante il corso dell’anno nello stato Yaracuy. Cieri, titolare di due stazioni di servizio sull’autostrada Rafael Caldera nei pressi del municipio Cocorote, è stato intercettato da uomini armati mentre, a bordo del suo fuoristrada, lasciava una delle sue stazioni per recarsi a casa. La famiglia Cieri mantiene il più stretto riserbo, ma è trapelato che ci sarebbe già stato un contatto con i rapitori.
Nessuna novità per quanto riguarda il sequestro del 18enne italovenezuelano Matthew Short de Panfilis, rapito martedì 17 luglio a Maracaibo. I suoi rapitori non si sarebbero più fatti sentire sin da quel giorno, quando una breve telefonata avrebbe avvertito la famiglia del rapimento. In questo caso si ritiene che sia coinvolta la guerriglia colombiana, le cui azioni in Venezuela sono state denunciate dalla stampa e ammesse dalle autorità. Ad esempio, venerdì scorso, due giovani sono state sottratte alla famiglia da un commando di venti uomini armati che le è andate a prelevare nella loro casa, all’interno di una tenuta agricola nello stato Zulia. Lo stesso ministro dell’Interno, Pedro Carreño, parlando sabato ai giornalisti, ha ammesso l’esistenza di un’emergenza sequestri, attribuendola a funzionari di polizia corrotti e alla situazione di caos che esiste nella “repubblica sorella” di Colombia. Ha quindi esortato a una rapida approvazione della “Ley Antiextorsión y Secuestro”, affinché – ha detto – “il Venezuela non si converta in un paradiso per i fattori che generano la violenza in Colombia, che questo paese non diventi un rifugio di questi soggetti”.
Secondo dati della polizia, in questi primi sette mesi del 2007 si sono avuti (includendo il caso Cieri) 108 sequestri; 41 ostaggi sono tuttora in prigionia, 51 sono stati liberati dai rapitori, tre sono fuggiti, cinque sono stati uccisi e nove sono stati salvati dalla polizia.

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